giovedì 18 febbraio 2010

Il primo vero libro

Io e il nene grande abbiamo finito di leggere il suo primo libro, appunto, da "grande": Il piccolo principe". La fine è stata leggermente reinterpretata perchè a cinque anni la morte è qualcosa di lontano, è una vaga intuizione di sofferenza e di perdita, ma nell'esperienza dei bambini non c'è l'idea dell'irreparabilità. E' un concetto che anche noi adulti fatichiamo ad accettare quando perdiamo qualcuno che amiamo. La partenza del Piccolo principe dalla Terra è stata raccontata semplicemente come il ritorno sul suo pianeta, dove tutt'ora è lì a pulire i suoi vulcani e annaffiare la sua piccola rosa. D'altronde, il Piccolo principe non muore mai in chi sa conservare l'ingenuità, la curiosità, la capacità di dare valore alle piccole cose.
Certo, questo non è un libro "allegro", o propriamente per bambini così piccoli, ma a mio parere è prezioso a qualsiasi età lo si legga: i personaggi dei pianeti su cui approda il Piccolo principe sono più verosimili che mai, i loro difetti e le loro piccolezze li ritroviamo in tante persone attorno a noi, e forse, se siamo davvero sinceri, anche in noi stessi.
Il percorso del nostro eroe ci guida verso le cose che contano davvero nella vita: l'affetto, l'amicizia, il prendersi cura degli altri, ciò che appunto non si vede con gli occhi ma solo col cuore. E un bambino è senz'altro più bravo di un adulto ad intuire cosa è davvero essenziale perchè il suo cuore "vede" senza pregiudizi, complicazioni e discriminazioni.
Ecco perchè ho pensato che fosse bello che questa lettura rappresentasse il primo vero libro del nene, lo abbiamo letto un pezzettino al giorno, e lui non ha avuto alcuna difficoltà ad immedesimarsi nel Piccolo principe, a compiere con lui il viaggio attraverso le stelle, a capire perchè la sua rosa era unica al mondo e quanto era bello che lui ne fosse responsabile.
Spero che alla fine, in cuor suo, si sia anche trovato d'accordo con Saint-Exupèry quando afferma con estrema saggezza: "Non c'è da prendersela. I bambini devono essere indulgenti con i grandi".

1 commento:

elisabetta ha detto...

per una lettrice appassionata come te consiglio:la tenerezza al tempo dell'orrore di J.L. WISNIEWSKI e di tutt'altro genere, le parole sono finestre di M. ROSEMBERG.
buona lettura e...fammi sapere baci