lunedì 18 luglio 2011

Bilingue o mischione?

"Ciao nene grande!!! Che stai facendo?"
"Sto guardando una pelicula che hanno descargado i nonni"
"E che ti stai mangiucchiando?"
"Delle cerezas e delle ciruelas"
"..."
"Mamma, ma come si dice in italiano cerezas?"

Questo è per ora il risultato della terapia d'urto ispano-hablante cui stiamo sottoponendo il nene grande: 2 settimane circondato solo dal castellano e, al limite, dal catalano.
Per ora, almeno nelle brevi conversazioni telefoniche quotidiane, mi pare prevalga un po' di confusione...

venerdì 15 luglio 2011

Sola

Passare 2 ore al duty free di Barcellona e riuscire a comprare solo una maglietta del Barça di David Villa, taglia 8 anni.
Lasciare un oggetto la mattina sopra un mobile e ritrovarlo la sera esattamente nello stesso posto.
Girare per una casa in preda alla sindrome del nido vuoto, immersa in un assordante silenzio.
Svegliarsi la mattina al suono di una sveglia e non di un perentorio "Leche!" "Cacca!" "Mamma!".
Rimanere smarrita nel non avere a casa nessuno che mi aspetti, e nessuno da aspettare.
Essere preoccupata per come Zap riesca a gestire la situazione, di come il nene grande possa annoiarsi, di come il nenito passi le giornate, di come ognuno di loro senta a suo modo la mia mancanza.
Uscire dall'ufficio senza dovermi catapultare a recuperare due nani in attesa.
Restare a dormire da un'amica, chiacchierare e confidarsi ciò che in un paio d'ore di uscita serale non avresti tempo per dirti.
Essere così abituata a dover pensare a qualcun altro, a dover incastrare i miei spazi in una complessa organizzazione familiare, da non essere quasi più in grado di pensare a me stessa.
Avere così tanto tempo da riempire da non sapere cosa fare.
9 giorni da sola Roma sono tanti senza i nani, ma ci sono tante parti di me che avevo scordato e che solo il vuoto cosmico lasciato da loro mi permette di ritrovare.
Avere tempo, anche per non fare niente, senza doverne rendere conto a nessuno, è davvero un lusso che normalmente non posso più concedermi.
Certo, è il sapere che questa condizione è a tempo limitato che la rende preziosa. Se la mia vita fosse tutta così, forse mi assalirebbe l'ansia.
Ma ogni tanto, solo ogni tanto, non è affatto male.