venerdì 26 febbraio 2010

Il mondo alla finestra

Stamani, come tutte le mattine, dopo che il nene grande è uscito per andare all'asilo mi sono dedicata al nenito, che nelle prime ore della giornata regala le risate più belle, il suo buongiorno alla vita. Spesso mi capita di affacciarmi con lui in braccio alla finestra, pensando al mondo là fuori che scorre frenetico attorno alla pace inviolabile del nostro nido. Questa è l'ora in cui arriva la "signora dei gatti", la vecchina gattara che con il suo carrellino verde porta da mangiare ai mici della zona.
Questa mattina, oltre a lei, per la strada c'erano solo altre tre persone: una mamma con un passeggino, uno zingaro che frugava nel cassonetto, e un ragazzo di colore che lasciava volantini sulle macchine. Sono lontani da qui gli uffici con gli impiegati incravattati, i bar affolati e tintinnanti di cucchiaini nelle tazzine da caffè, i negozi, gli studi di medici, avvocati e liberi professionisti in carriera. I quartieri residenziali come il nostro la mattina sono silenziosi e deserti, sono terra di persone ai margini della vita per età, per censo, per condizione sociale, per produzione di PIL. Ma forse sono quelli in cui si capisce qualcosa in più della nostra "ricca" società...

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