mercoledì 10 febbraio 2010

Sì, è inverno, però...


... non finisce più. Se non piove c'è vento, se non c'è vento fa freddo. Per me che fino a qualche anno fa (strano come tante cose coincidano con la nascita del mio primo bimbo...) passare una giornata a casa corrispondeva quanto meno a 38° di febbre, è un vero supplizio.
Non che mi faccia troppo intimidire: imbottisco il nenito nella sua tutina spaziale, cappottina per la carrozzina, giaccone, sciarpa e via, sfidiamo le intemperie. L'altro giorno siamo stati capaci di andare al parco con un vento che pareva bora, ovviamente non c'era nessuno, persino gli uccellini erano rintanati nei loro nidi.
Quando un bimbo nasce a novembre è bello perchè l'inverno è fatto per accoccolarsi sul letto ad ascoltare i suoi primi gorgheggi e ammirare stupefatti le sue prime risate; ma è brutto perchè rende difficile alcune delle cose più meravigliose che ci siano: fargli le pernacchie sulla panciotta, accarezzare le sue cicce ridondanti e la sua pelle di pesca, sentirne il profumo di biscotto e caramella, massaggiare i suoi piedini in miniatura...
Insomma quando arriva 'sta primavera?

Sembra chiederselo anche Lulù, el pajarito (un codirosso credo) che ormai ha imparato che la mattina nel nostro vaso trova le briciole e i semini di girasole che gli metto dopo aver preparato el desayuno al nene grande. D'inverno gli uccelli hanno meno possibilità di cibarsi di insetti, bacche e frutti e gradiscono molto qualsiasi fonte alternativa di cibo riescono a trovare. A noi non costa niente tirare le briciole nel vaso piuttsto che nell'immondizia, e ci fa molto piacere fare colazione tutti insieme!

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