venerdì 16 aprile 2010

Allontanamenti


Mi sto perdendo un po' di pezzi. Prima è arrivato il nenito, con tutto il tempo e la curiosità che richiede una nuova piccola vita, poi adesso ho ricominciato a lavorare quasi tutti i giorni. In più c'è l'asilo, i nonni, le piccole varie incombenze quotidiane... il risultato è che il tempo che passo con il nene grande è sempre più ridotto, e spesso di poca "qualità".
E intanto lui cresce, cambia, fa le sue esperienze.
Ormai nuota a dorso e quasi a stile completo, sa andare in bici senza rotelle, conosce personaggi di cartoni animati di cui ignoro l'esistenza (ma quando li vede? ne parlano tra bambini?), ha i suoi gusti definiti, le sue priorità, i suoi desideri.
E' un tipo dalle idee chiare, a cui non sfugge nulla e con una memoria incredibile: a volte nelle discussioni capita che è lui ad aver ragione, siamo noi quelli distratti e incasinati.
Quando nasce un fratellino, è normale delegare l'attenzione al più grande al papà o ai nonni, è il piccolo che necessita della mamma 24 ore su 24, il grande, soprattutto a 5 anni, molte cose le può fare da sè. E forse si accelera il suo processo di crescita, si responsabilizza di più (a volte troppo?), lo si fa andare da solo.
E lui va. Senza di noi.
E ora a volte mi chiedo se io non sto restando troppo indietro.

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