lunedì 16 maggio 2011

La bolla d'aria

Quando ho fatto l'esame di zoologia all'università, tra gli invertebrati che più mi piacevano c'erano i ditiscidi, dei coleotteri acquatici che passano molto tempo sott'acqua, e per farlo si portano attaccate all'addome delle bolle d'aria per respirare. Geniale. Ecco, ci sono momenti che nella mia vita hanno la stessa funzione delle bolle d'aria dei ditiscidi. Amo la mia vita, le persone che mi circondano, non mi lamento delle mie giornate e del mio lavoro. Ma ogni tanto ho bisogno di una bolla di ossigeno in cui riaprirmi i polmoni, per poi rituffarmi nella quotidianità. Quindi...con la preziosissima complicità di Zap, ho messo insieme gli ingredienti necessari: un'amica carissima, un amico speciale "emigrato" e un paio di biglietti aerei.
Ed ecco pronta la mia nuova bolla d'aria: 5 giorni a Burgos!
Chorizo, cecina e morcilla.
Tango, bolero e milonga.


La cattedrale, la Cartuja e l'Arlanzòn.

La ricerca sull'evoluzione umana, la moda anni ottanta e i bambini vestiti a festa stile franchismo.
Cicogne, germani e tartarughe.

El Patillas, chitarre e nacchere.

Il Pozo azul, Orbaneja del castillo e la chiesina di Valdelateja.
Claras, pinchos e tapas.

Chiacchiere, confessioni e risate.

Il passato, il presente e il futuro. Tutto davanti a noi, lì, per 5 giorni.

1 commento:

emi ha detto...

Eh si ... Burgos è così ... la burbuja ... fuori c'è il mondo, ma dentro della bolla le cose sono dannatamente piacevoli ... uno entra nella bolla e respira bene ... la quantità è quell'essenziale che non abbonda ma non stanca, anima e corpo, e la qualità è quella che uno si dovrebbe meritare. A misura d'uomo, a misura delle sue necessità come delle sue gambe ... Un passato poco dinamico che da un lato isolava, dall'altro ne ha preservato alcune garanzie basiche e fondamentali, e adesso che è arrivato il presente si riscatta l'attesa. Burgos è una bolla, un posto dove uno sta bene, e lo star bene è davvero poi tutto!
;-)