venerdì 18 febbraio 2011

Irrimediabilmente snob

Il nene grande raggiunge il posto con la sua amichetta C., accompagnato dalla mamma-di-C. Io arrivo direttamente dal lavoro un po' più tardi, incastrata a passo d'uomo in una coda perenne di automobili, su una consolare romana triste, grigia e post-industriale. Trovo una ventina di bambini urlanti e scalmanati rinchiusi in una stanza senza finestre e con almeno 30°C e le mamme sedute ai tavolini che provano a scambiare due chiacchiere gridando più forte dei figli. Ad un certo punto una cameriera acida e frustrata fa sedere tutti, adulti e bimbi, e porta le prelibatezze della casa: pollo fritto, patate fritte, salsine e maionese, cocacola. Si mangia, i bimbi si scalmanano di nuovo, il regalo e le candeline su una torta di cioccolato sintetica, poi ci si reinfila nella coda perenne e dopo un'altra mezz'ora, si rientra finalmente a casa.
Questi sono i fatti oggettivi.
E' probabile che al prossimo eventuale invito avremo un improrogabile appuntamento dal dentista.
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Ps. ogni sera, durante le chiacchiere della buonanotte, chiedo al nene grande quale è stata la cosa più bella della giornata. La cosa più bella di ieri è stata: "Andare in macchina con Chiara".
Evidentemente la festa l'aveva rimossa pure lui.

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