martedì 3 agosto 2010

Un filo di perle

Forse sarà perchè con l'avanzare dell'età ciò che rimane alle spalle è sempre più sostanzioso, ma da un po' di tempo a questa parte mi accade qualcosa che prima non avevo sperimentato.
In momenti (rari) di relax, o poco prima di addormentarmi, a volte faccio un "gioco": penso ad un particolare momento della mia vita passata da un bel po', almeno diciamo una decina di anni, ed inizio a snoccialare come un filo di perle i ricordi, le sensazioni, le immagini, le emozioni legate a quel momento. E' strano quante cose vengano fuori, cose a cui non penso da decenni e che ritenevo sepolte per sempre, a volte non mi sembra di averle vissute veramente, ma di rivedere piuttosto un film. In alcuni casi spuntano sensazioni vivissime, colori, profumi, stati d'animo.
Lo so, sembro mia nonna che attacca con i ricordi e tira fuori l'albero genealogico del suo paese, e forse un po' è così. E' un momento, un "gioco" appunto, tutto mio. Ma è anche un esercizio. Una prova, il tentativo di non perdere pezzi di memoria, di dare senso al percorso, di ricordarmi come e chi ero, quello che sognavo, che pensavo, come sono arrivata fin qui, cosa ho in più e cosa mi sono persa per strada.
Ieri per esempio, poco prima di abbandonarmi al sonno, il ricordo pescato è stato il terrazzo della casa dei miei nonni materni, ormai non più nostra da cui si vedeva tutta la costa dell'alto Lazio fino all'Argentario. Quante ore ho passato lì d'estate. E da lì sono venuti fuori il ricordo delle mattine che con mio nonno accudivo i canarini, il sapore squisito delle frittelle di riso di mia nonna, la noia mortale dei primi pomeriggi in cui tutti riposavano tranne me, le puntate di Saranno Famosi viste mille volte, le infinite domande sempre uguali della bisnonna persa nel vuoto della sua mente rapita dall'arterosclerosi, la gioia dei ferragosto fatti di cannelloni, torta di compleanno di zia e fuochi di artificio al mare....

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