sabato 15 ottobre 2011

Indignati e schifati

Oggi ovviamente c'eravamo. Tutti e quattro, nenito in carrozzino e voglia di partecipare, testimoniare, manifestare e vedere tanti come noi. E come noi ce n'erano davvero tantissimi, centinaia di migliaia.
Purtroppo, come è ormai noto a tutti, la nostra indignazione è stata insabbiata sotto l'idiozia di un mucchio di fascisti che in questa città sono liberi di uscire di casa e circolare muniti di caschi, spranghe, bastoni, maschere antigas senza che nessuna forza dell' "ordine" se ne accorga e li fermi prima di utilizzarli. Un manipolo di imbecilli facilmente manovrabili e strumentalizzabili si è impossessato delle nostre strade, della nostra piazza, del nostro tempo e del nostro diritto di esprimerci.
Siamo dovuti tornare a casa, ma queste scene che ricordano in modo inquietante la disorganizzazione strategica del 2001 genovese, non fermano di certo i pensieri la capacità di organizzarsi, di confrontarsi, di costruire e la voglia di cambiare di quelli che oggi erano lì a manifestare. Questo episodio dimostra ancora di più che l'impegno da prendere è grande, la strada è solo all'inizio ed è tutta in salita, ma è l'unica percorribile.

2 commenti:

Sybille ha detto...

Io l'ho saputo solo domenica mattina, quello che era successo a Roma. Noi a Bolzano avevamo fatto una piccola ma bella manifestazione, plurilingue e pacifica. Che contrasto poi ieri aprire i giornali e vedere...
Hai ragione, questo é un'indicazione che ci vuole ancora piú impegno.
un caro saluto
S.

ele ha detto...

grazie cara sybille, tu sei proprio l'esempio di cosa intendo per "impegno", dentro e fuori dalla propria famiglia!!
un abbraccio!
ele