sabato 5 novembre 2011

Terra!



In una mia vita precedente sono sicuramente stata una contadina.
Con le mani nella terra, la schiena piegata e la faccia cotta dal sole.
Amo la terra.
E' un legame, un'appartenenza, una soddisfazione che passa attraverso la fatica per arrivare ad un prodotto che cresce, che da frutti, che è vivo.
Finalmente, pur rimanendo cittadina di una capitale incasinata da milioni di abitanti, oggi posso dire di aver realizzato un mio piccolo grande sogno.
Abbiamo un orto.
Un francobollo di terra in un parco della periferia romana che posso zappare, rastrellare seminare, innaffiare.
Tutto nostro. Vabbè, è più corretto dire: in affido.
Ma io sono partita in quarta: comprato piantine, zappettato, tolto le gramigne, messo a dimora broccoletti, insalate, bieta e cipolle. E questo è il risultato.
L'esperienza degli orti sociali va al di là dei tanti discorsi oggi in voga sulla sostenibilità ed il recupero urbano. E' la possibilità anche per chi vive da sempre nel cemento di ritornare a qualcosa rimasto nel DNA da chissà quale era: una fatica sana, la voglia di condividere con altri, di scambiare esperienze, di seguire le stagioni, di ritrovare una parte di noi stessi, di seguire un ritmo lento, ma fecondo.
Faticare, seminare, aspettare, raccogliere: una filosofia di vita.

1 commento:

estrellazul ha detto...

ciao !! sono venuta a trovarti...siete come noi una famiglia che parla italiano e spagnolo e per questo mi sento subito a casa qui da te... e poi questa esperienza degli orti sociali, che bella iniziativa !!