domenica 23 gennaio 2011

Pablo y Salvador

Quando andammo a Isla Negra, in Cile, nella incredibile e meravigliosa residenza sul mare di Pablo Neruda, comprammo questa cartolina. In una sola immagine, due persone che incarnano ideali, genialità, arte, intelligenza, correttezza, impegno, sensibilità.
Questa cartolina da quando siamo in questa casa ha un suo posto in mezzo ad altre nella nostra cucina, e come spesso avviene, ciò che è sotto gli occhi ogni giorno si finisce per non vederlo più.
Ad un bambino però questo non succede: il suo sguardo è sempre in movimento, e osserva tutto, fin nei minimi dettagli.
Ieri infatti il nene grande l'ha vista, osservata per un po', e ovviamente ha chiesto: "chi sono questi?"
E così si è trovato immerso nella sua prima lezione di storia cilena, nel racconto di un sogno infranto, nella suggestione di poesie magiche, nella promessa di spiegazioni più precise quando sarà più grande, nell'insegnamento di cosa significa credere davvero in un'idea, essere fedele ad un ruolo, ad un'istituzione, ad un Paese.
Oggi più che mai nelle scuole si dovrebbe insegnare chi fu Salvador Allende, quanto volò in alto il suo sogno, cosa hanno rappresentato le sue ultime gesta, e quanto feroce ha dovuto essere una dittatura per cancellare questa grandezza. Oggi più che mai sarebbe necessario che i ragazzi capiscano cosa significhi davvero fare politica, partecipare, intraprendere percorsi "diversi", cambiare l'ordine costituito, impegnarsi, in una parola, essere liberi.
Il nene grande ha 6 anni: può e deve iniziare a capire.

Filastrocca impertinente

Filastrocca impertinente,
chi sta zitto, non dice niente;
chi sta fermo, non cammina;
chi va lontano, non si avvicina;
chi si siede non sta ritto;
chi va storto, non va dritto;
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà.
Gianni Rodari

venerdì 21 gennaio 2011

Crescite e nuovi equilibri

Forse ci eravamo un po' dimenticati di cosa significhi avere in casa un bambino di 14 mesi. Ora la sua presenza non è più quella di un osservatore discreto. Ha incamerato ed elaborato tutti i dati e le informazioni utili a: aprire tutti i cassetti e le ante a cui riesce ad arrivare e tirare fuori il contenuto, scovare oggetti che non ha ancora esaminato, nascondersi negli angoli più reconditi della casa, pretendere di impossessarsi di qualsiasi oggetto abbia in mano suo fratello, rintracciare mollichine sotto il tavolo della cucina e mangiarle con gusto, puntare sempre e comunque ad aprire il rubinetto del bidet contando su un momento di distrazione familiare.
E' una compagnia sorridente e simpatica, ma in continua conquista di attenzione e approvazione. Il nene grande, pur essendo con il fratellino sempre molto attento, affettuoso e premuroso, forse comincia a sentire l'invadenza di spazi fino ad oggi ancora suoi.
E manifesta questo disagio come può: è sensibilissimo ai distacchi, alle storie commoventi e alle piccole critiche, ha sviluppato un attaccamento ancora più forte verso persone della famiglia che non siamo noi genitori, forse perchè a suo modo ci vede troppo concentrati sul nenito. Inutile dire che viene riempito di rassicurazioni, assecondato in molte richieste, accompagnato in mille attività, sportive e ludiche. Ma niente può compensare la perdita della privilegiata posizione centrale nella famiglia.
La crescita di questo fratello sempre più ingombrante ha coinciso con un impegno, quello della prima elementare, che lo mette per la prima volta di fronte a responsabilità, compiti, necessità di sbagliare, provare e riprovare per riuscire a conquistare nuovi saperi. Per uno come lui, fantasioso, distratto, chiacchierone, vivace, impulsivo e cocciutello, non è niente affatto facile.
E a volte il tempo che rimane sembra sempre di meno, impegnati come siamo nella continua ricerca di nuovi equilibri, nuovi ruoli, nuovi margini di manovra.

ps. lo so, non sono oggettiva, ma non è deliziosa questa bidella che fischietta spazzando via nuvolette di polvere, mentre la maestra in classe spiega un insieme ingarbugliato di parole?

martedì 18 gennaio 2011

Non siamo mai contenti

Ha fondato la Casa delle Libertà. Perchè nelle sue ville si può fare di tutto e di più.
Ha fondato il Popolo delle Libertà. Perchè ora tutti sono un po' più liberi di truffare e di evadere le tasse, o in alternativa di prendersela in quel posto.
Ha fondato il Partito dell'Amore. Basato su pillole blu e congegni idraulici.
Ha promosso la meritocrazia. Perchè la Carfagna, la Minetti e chissà quante altre qualche merito lo devono pure aver avuto.
Ha fronteggiato mille difficoltà. La magistratura, la stampa, i comunisti, persino l'ex moglie: sfido chiunque a non sentirsi perseguitato.
Ha condiviso le sue fortune con gli amici. I compagni di merende russi e libici.
Ha aiutato i più deboli. Povere ragazze in difficoltà.
Ha portato un'intera nazione a puttane. In ogni senso.
Cosa altro vogliamo da lui?

sabato 8 gennaio 2011

Zialaura

La zialaura è: allegra, colorata, simpatica, pimpante, artista, iperattiva, canara, sorridente, giocoliera, strillona, divertente, creativa, solare, caciarona, nottambula, frizzante, originale.
Ieri sera la zialaura è andata con il nene grande al Circo Acquatico e poi se lo è portato a dormire a casa sua nel quartiere multietnico.
Hanno chiacchierato fino a mezzanotte, fatto colazione a latte e Gentilini, portato a spasso la cana a Piazza Vittorio.
Stamani è tornato a casa in lacrime perchè l'avventura notturna era finita, e gli mancava la zialaura. Per lui questa notte è stata come un primo assaggio di trasgressione, libertà, autonomia.
Certo, deve essere proprio divertente avere una zia che ti è complice e alleata, che ti fa scoprire il lato allegro e spensierato delle cose, che ti asseconda negli scherzi e nelle risate, una zia proprio come zialaura...

mercoledì 5 gennaio 2011

Una notte trafficata

Questa notte in casa nostra ci sarà probabilmente un gran traffico: il 6 gennaio nella nostra famiglia si sovrappongono tradizioni e credenze simili ma diverse.
Verrà a visitarci la Befana italiana che probabilmente, mentre starà cercando il posto migliore per appendere le sue calzette piene di caramelle, dolcini, sorpresine, mandarini, noci e mandorle, si incrocerà con los Reyes Magos, di passaggio dall'oriente verso la Spagna, che si aggirano per casa per deporre i loro regali. Quanto mi piacerebbe poter portere i bimbi a vedere la Cabalgata de los Reyes per le strade di Barcellona, sarebbe davvero emozionante per loro!
Per tutti abbiamo preparato latte e biscotti in caso volessero rifocillarsi un po' e riposarsi scambiando due chiacchiere. Chissà in che lingua comunicheranno, e di cosa parleranno...

lunedì 3 gennaio 2011

11 verbi per il 2011

Impegnarmi
Viaggiare
Concretizzare
Crederci
Realizzare
Condividere
Cambiare
Creare
Crescere
Scoprire
Guardare lontano